class: profilo
L'architettura dell'informazione
Stefano Bussolon
--- layout: true
--- class: centraleArancio # Introduzione --- ## Definizioni di AI > Termine utilizzato per descrivere il processo di progettazione, implementazione e valutazione di **spazi informativi** che siano psicologicamente e sociologicamente accettabili dagli stakeholders. > > Dillon (2002) --- > Definizione della **struttura** di un sistema, del modo in cui l'informazione è **raggruppata**, i metodi di **navigazione** e la **terminologia** usata entro il sistema. Il processo di costruzione delle **modalità di accesso all'informazione** finalizzato a permettere agli utenti di navigare velocemente e produttivamente all'interno del sito basandosi solamente sul loro intuito. > > S. McCracken (2005) --- ## Obiettivi * l'**identificazione dei contenuti** che gli utenti si aspettano di trovare in un sistema informativo; * la valutazione dell'**importanza** che gli utenti attribuiscono ai contenuti; * la conoscenza del **lessico** adottato dagli utenti, ed il conseguente adattamento della terminologia del sito; * la **strutturazione** delle unità informative in partizioni gerarchiche (alberi); * l'identificazione degli spazi concettuali (dimensioni, strutture); * l'identificazione delle risorse la cui collocazione può risultare problematica; * la progettazione di **metainformazioni** sulle risorse. --- ## I compiti dall'architettura dell'informazione Possiamo dunque delineare quattro **compiti** dell'architettura dell'informazione: 1. identificare le tipologie degli oggetti (creare l'ontologia); 2. strutturare la disposizione degli oggetti 3. permettere agli utenti di **muoversi** all'interno della struttura 4. rappresentare gli oggetti --- class: centraleArancio # Il processo --- * Definizione del dominio: l'elenco delle informazioni e delle funzioni che il dominio deve avere. L'elenco emerge da diverse fonti: * dominio esistente * analisi dei concorrenti * desiderata dei committenti * ricerca con gli esperti di dominio * ricerca con gli utenti (ad esempio attraverso il free listing) * Definizione dell'importanza attribuita da committenti e clienti alle diverse voci di dominio (ad esempio attraverso un questionario di valutazione di importanza) --- * Definizione dell'ontologia, prima attraverso una concettualizzazione informale, e poi eventualmente attraverso una rappresentazione formale. 1. Identificazione delle attività, degli agenti e degli oggetti, attraverso metodologie come la *grammatica della user experience*, l'analisi testuale, la definizione di mappe concettuali assieme ad utenti ed esperti di dominio 2. Definizione degli attributi dei concetti (delle attività e degli oggetti) 3. Definizione dei generi tematici * Se opportuno, la formalizzazione della concettualizzazione, ad esempio nella forma della struttura del database. --- * Identificazione delle opportune strutture di rappresentazione: * testuale: * narrativa * concettuale * a grafi * reti semantiche * alberi gerarchici, in base ai generi tematici, utilizzand i metodi del card sorting o dell'affinity diagram * diagrammi di eventi o di processi, a seguito delle task analysis * spaziale (spazi concettuali) ad esempio strumenti di analisi dei dati quali l'analisi delle componenti principali * analogica * immagini * modelli analogici * grafici * tabellare, o a liste --- * Per ogni genere tematico, identificazione delle possibili modalità di ordinamento e classificazione, ad esempio * ordine alfabetico * ordine cronologico * classificazione geografica * per importanza o preferenza Le modalità di ordinamento dipendono dagli attributi legati ad ogni genere tematico. --- * Identificazione delle modalità di navigazione e di filtro: * navigazione gerarchica, ad albero * navigazione multidimensionale, a faccette (basata sull'elenco e sui livelli degli attributi * navigazione ipertestuale --- class: centraleArancio # Ontologie --- ## Ontologie: definizione > L'ontologia è una esplicita specificazione di una concettualizzazione: > Gruber (1993) La concettualizzazione consiste nella costruzione di un modello astratto di alcuni fenomeni del mondo, di cui vengono identificati i concetti rilevanti. Una ontologia è una specificazione formale ed esplicita di una concettualizzazione condivisa. Esplicito significa che i concetti usati, e i loro vincoli, sono definiti esplicitamente. Nell'ambito UX le ontologie informali ci permettono di creare il modello dell'esperienza. --- ## Ontologia, concetti, istanze Le ontologie definiscono un sistema di conoscenza attraverso **istanze individuali** di classi (i concetti), con specifici **attributi** e **relazioni**. Le classi corrispondono ai concetti; le proprietà di ogni concetto descrivono varie caratteristiche e attributi dei concetti (slot, ruoli, proprietà), restrizioni sugli slot (faccette, regole di restrizione) Una base di conoscenza è costituita dall'ontologia e da un insieme di istanze. --- ## Istanze e classi I concetti (le classi) nell'ontologia devono il più possibile corrispondere ai concetti impliciti degli utenti, agli oggetti, fisici o logici, e alle relazioni nel dominio di interesse. Le istanze individuali sono le componenti di base delle ontologie. Includono oggetti reali (ad esempio, persone, luoghi, oggetti). Le classi sono gli insiemi di oggetti che condividono le caratteristiche individuali. --- Gli attributi sono le caratteristiche degli individui di una classe. Le relazioni sono associazioni (fra classi - e fra individui); vi sono relazioni di appartenenza di un membro ad una classe; relazioni che definiscono la gerarchia in una tassonomia; relazioni di "meronimia" che descrivono il modo in cui gli oggetti vengono combinati per costruire oggetti compositi. Tendenzialmente, i concetti corrispondono ai sostantivi, le relazioni ai verbi delle frasi che descrivono il dominio. --- ## Sviluppare una ontologia informale * definire le classi * definire le relazioni fra le classi * definire una tassonomia, una gerarchia * definire gli slot (gli attributi) e descrivere i valori permessi per quegli attributi * creare le istanze Non esiste un unico modo di modellare un dominio - sono sempre possibili delle alternative. La soluzioni migliore dipende, quasi sempre, dalla finalità che abbiamo in mente e dagli sviluppi previsti. Lo sviluppo di una ontologia è, generalmente, un processo iterativo. --- ## La struttura dei concetti Dato un concetto, vanno definiti: * le proprietà - gli attributi del concetto * le parti del concetto, se strutturato; possono essere sia fisiche che astratte; * le relazioni con altre entità In questo contesto, le faccette costituiscono il dominio ed il range di valori ammissibili, il possibile numero di valori (cardinalità). --- ## Tipologie delle proprietà La tipologia di valori descrive che tipo di valori le proprietà possono assumere. Le tipologie possono essere: * testuali (stringhe); ad esempio il nome, il modello, la marca * numeriche (float, integer ...); ad esempio il numero di pagine * booleane (sì / no, vero / falso); ad esempio, analogica (di una macchina fotografica) * categoriali * ordinali * istanze, ovvero oggetti di altre classi: un concetto complesso può essere formato da concetti più elementari. L'ontologia non contiene tutte le possibili informazioni sul dominio, ma solo quelle che - ragionevolmente - ci servono. --- class: centraleArancio # Organizzare le informazioni --- Uno degli aspetti centrali - forse il più tipico - dell'architettura dell'informazione è quello di organizzare le informazioni. Rosenfeld et. al. (2007) distinguono fra schemi organizzativi e strutture organizzative. Gli schemi organizzativi permettono di ordinare o classificare le informazioni, in modo che sia più facile trovarle. --- ## Schemi esatti Gli schemi esatti sono quelli che si basano su una classificazione od un ordinamento esatto e non ambiguo. Gli esempi più importanti: * ordine alfabetico; * ordine cronologico; * classificazione geografica. Generalmente l'ordinamento può essere fatto automaticamente dall'applicazione che presenta i dati. --- ## Schemi ambigui Gli schemi ambigui sono meno semplici da implementare, ed introducono degli elementi di soggettività. Ciononostante risultano spesso estremamente utili. Esempi * per argomento; * per compito; * per tipologia di audience; * in base a metafore; * schemi ibridi. È proprio nella creazione di questa tipologia di schemi che diviene necessario, in fase di design, coinvolgere gli utenti utilizzando degli strumenti di elicitazione della conoscenza. --- ## Strutture organizzative Le strutture organizzative si occupano della modalità di immagazzinamento e presentazione delle informazioni. Le strutture organizzative sono molteplici: * gerarchiche * tabellari * ipertestuali * a faccette * a parole chiave (tag) --- ## Strutture gerarchiche Una struttura gerarchica divide il dominio semantico della struttura informativa in partizioni. Un tipico esempio – di struttura gerarchica esatta – è la tassonomia linneiana degli esseri viventi. --- ## Strutture a tabella, o database Esistono numerosi esempi di questa struttura: il client di posta elettronica elenca la posta in arrivo in una tabella, dove ad ogni riga (record) corrisponde una mail, mentre le colonne rappresentano i diversi attributi delle mail: data, mittente, oggetto. Un altro esempio è costituito dal servizio offerto da *goodreads.com*, un sito permette di condividere la propria libreria, inserendo la lista dei libri che si possiede. Chi entra nella mia *libreria virtuale*, cliccando su [goodreads](https://www.goodreads.com/review/list/4187104-stefano-bussolon?shelf=%23ALL%23), troverà la lista dei miei libri, che potrà essere ordinata per autore, per titolo, per punteggio di gradimento. --- ## Struttura ipertestuale – *network* La struttura ipertestuale costituisce la più importante caratteristica distintiva del web. Il web è, dal punto di vista dell'utente, una ragnatela di risorse testuali o multimediali fra loro collegati attraverso dei collegamenti ipertestuali. Un sito web non è un sito web se non ha collegamenti ipertestuali, in quanto questi costituiscono lo strumento universale di navigazione all'interno del web. E dunque anche le strutture gerarchiche e tabellari usano i collegamenti ipertestuali per la navigazione. Vi sono però dei sistemi informativi dove i collegamenti ipertestuali costituiscono e rappresentano la struttura. L'esempio più importante è costituito da wikipedia [^1]. Questo tipo di struttura è particolarmente adatto per le conoscenze di tipo enciclopedico. --- ## Struttura a *faccette* In termini molto sintetici la classificazione a faccette è una classificazione multidimensionale. Alcuni importanti siti di commercio elettronico fanno uso di questo tipo di classificazione. Se cerchiamo una macchina fotografica digitale su siti come ebay ci viene offerta la possibilità di restringere la ricerca in base a differenti parametri: tipo di fotocamera (compatta, reflex), risoluzione in megapixels, zoom, marca, fascia di prezzo. Dal punto di vista dell'interazione con l'utente la classificazione a faccette si propone di combinare la strutturazione della classificazione gerarchica con la multidimensionalità delle strutture a tabella. --- ## Strutture a parole chiave I servizi che si basano su questa struttura permettono agli editori delle informazioni, ma anche agli utenti, di aggiungere delle informazioni alle risorse (documenti, siti web, immagini, video). Queste informazioni, che tecnicamente sono dei metadati, sono generalmente delle parole chiave, tag in inglese. I siti web che si basano su queste strutture permettono agli utenti di navigare all'interno del sito proprio attraverso le parole chiave. --- class: centraleArancio # La micro architettura --- ## Strutturare le pagine L'ontologia può costituire la base di partenza per costruire la microarchitettura informativa, ovvero la struttura delle *pagine* dei nostri oggetti. Nella progettazione multidevice, è necessario progettare una microarchitettura per ogni dispositivo. Inoltre, vanno disegnate le viste per i *widgets* (o *cards*) e per le liste. --- ## Finalità La vista deve permettere all'utente di: * identificare l'oggetto * visualizzarne lo stato * raccogliere le informazioni necessarie * offrire le opportune *affordance* sulle azioni disponibili --- ## Linee guida * identificare le priorità, in base anche al contesto * raggruppare gli attributi simili * quando opportuno, ordinare * quando opportuno, permettere agli utenti di manipolare-personalizzare la vista --- ## Gli elementi della pagina Vanno definiti: * l'importanza relativa degli elementi, e la loro gerarchia; * la disposizione nello spazio, tenendo conto di: - gerarchia e importanza; - eventuali sequenze logiche; - raggruppamenti funzionali e informativi --- class: centraleArancio # La navigazione --- ## Finalità della navigazione * permettere all'utente di capire dov'è * permettere all'utente di muoversi all'interno del sito * permettergli di capire il contesto e le modalità di organizzazione delle informazione * dare un'idea di quali informazioni può trovare (information scent) --- ## Sistemi di navigazione * navigazione **globale**: fornisce l'accesso ai nodi principali dell'intero sito. Generalmente è presente in ogni pagina * navigazione **locale**: fornisce l'accesso alle voci appartenenti alla stessa categoria della pagina * navigazione **contestuale**: accesso a voci semanticamente correlate * navigazione **supplementare**: accesso ad altre voci, importanti o obbligatorie (legalese) * navigazione **di cortesia**: link a pagina indice, mappa del sito ... * **briciole di pane**: home > categoria 1 > categoria 1.A > pagina ---
Testi citati
Andrew Dillon (2002). Information Architecture in JASIST: Just Where Did We Come From?;
Cynthia S. McCracken (2005). Bringing Order to Intranet Chaos with Information Architecture: A Case Study;
Gruber, Thomas R (1993). A translation approach to portable ontology specifications; Knowledge acquisition
Louis Rosenfeld and Peter Morville (2007). Information architecture for the World Wide Web;