L'america sta affrontando una grave crisi finanziaria. C'è chi la paragona alla Depressione che seguì il tracollo di Wall Street nel 1929. Scott Reynolds Nelson, professore di storia al College of William and Mary, paragona invece in un articolo pubblicato su chronicle.com la crisi attuale a quella che, nel 1870, dall'Europa centrale (Austria, Germania, Francia) si propagò in Inghilterra e negli Stati Uniti.

Le somiglianze, secondo l'autore, sono notevoli: anche in quel caso la crisi fu innescata da un eccesso di ottimismo nel mercato immobiliare, una crisi dovuta alla concorrenza straniera, e il default degli istituti bancari.

The problems had emerged around 1870, starting in Europe. In the Austro-Hungarian Empire, formed in 1867, in the states unified by Prussia into the German empire, and in France, the emperors supported a flowering of new lending institutions that issued mortgages for municipal and residential construction, especially in the capitals of Vienna, Berlin, and Paris.

Questa spinta a costruire, scrive lo storico, era legata ad un certo ottimismo economico, grazie alle esportazioni verso stati come il Regno Unito e la Russia. Esportazioni che si fermarono a causa dell'aggressività della nuova economia emergente, gli Stati Uniti, che rappresentò a quel tempo quello che la Cina rappresenta ora: una macchina produttiva molto più efficiente di quella presente in Europa. La crisi delle esportazioni portò alla crisi del mercato immobiliare e alla crisi del sistema finanziario europeo, che si propagò nel Regno Unito e da lì negli Stati Uniti.

Anche negli Stati Uniti molte industrie si erano esposte troppo al debito, principalmente i costruttori di ferrovie. La crisi del sistema finanziario fece fallire molte industrie di medie - piccole dimensioni. Chi aveva liquidità (Rockfeller) acquistava le altre aziende a prezzi stracciati, arricchendosi enormemente.

Le conseguenze nell'Europa continentale furono non meno gravi, e portarono a conseguenze di tipo ideologico estremamente negative:

In Central and Eastern Europe, times were even harder. Many political analysts blamed the crisis on a combination of foreign banks and Jews. Nationalistic political leaders (or agents of the Russian czar) embraced a new, sophisticated brand of anti-Semitism that proved appealing to thousands who had lost their livelihoods in the panic. Anti-Jewish pogroms followed in the 1880s, particularly in Russia and Ukraine. Heartland communities large and small had found a scapegoat: aliens in their own midst.

Anche questo aspetto sembra tristemente simile ad eventi di cronaca che si leggono oggi sui giornali:

Razzismo, donna somala ingiuriata e tenuta nuda per ore a Ciampino

"Rubi il lavoro agli italiani", ambulante senegalese picchiato al mercato

Consiglio l'articolo soprattutto a coloro che sono convinti che la globalizzazione sia nata nel 1989.

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