Essendo un agnostico praticante, in questi giorni mi suona poco congeniale augurare buon natale.
Preferisco di gran lunga celebrare il solistizio d'inverno, che rappresenta la fine di un ciclo e l'inizio di un ciclo nuovo.
E lo faccio citando una breve poesia zen, tratta dal libro "Il Tao, la via dell'acqua che scorre", di Alan W. Watts (Astrolabio):
Siedo quietamente, non facendo nulla, La primavera giunge e l'erba cresce da sé.