Fare il turista è divertente. Ma il turista è sostanzialmente un corpo estraneo al luogo che visita, e si perde una parte importante della vita di quel luogo. Per questo motivo quando mi capita di trascorrere del tempo in un luogo che non è il mio mi fa piacere provare a vivere, almeno in parte, a vivere calandomi nei panni degli autoctoni.

Quando oggi Luisella, la tutor del corso in interaction design dove faccio da coordinatore didattico ha proposto a me e alla mia collega Manuela di andare in università, a sentire un comizio di Renato Soru, ho accettato volentieri.

Qualcosa di sinistra

Il suo intervento è stato preceduto da cinque o sei persone, fra cui lo scrittore Flavio Soriga, dei musicisti e degli studenti. Soriga, nella sua introduzione, ha citato l'oramai celebre frase di Nanni Moretti, che assistendo ad un dibattito di Dalema lo esortava a dire qualcosa di sinistra. Soru, ha sottolineato Soriga, di cose di sinistra ne dice molte.

Nel suo intervento il candidato ha parlato molto di istruzione: noi, ha detto, investiamo sul capitale umano; la disoccupazione colpisce soprattutto le persone con basso livello, e non può esserci sviluppo senza istruzione e alta formazione. Ha insistito sull'ambiente, sulle nuove tecnologie (si punta alla copertura della banda larga sul 100% del territorio regionale), sulle fonti rinnovabili, sulla sanità, che dev'essere pubblica e per tutti, sull'assistenza e la solidarietà: "dobbiamo guardare avanti senza paura, e per fare questo dobbiamo lavorare affinché nessuno rimanga indietro".

Confesso che mi è piaciuto molto. Dire qualcosa di sinistra, secondo me, non significa sventolare bandiere rosse o arroccarsi su posizioni di conservatorismo anacronistico. Significa avere delle idee non sindacabili, delle priorità forti: cultura, istruzione, ambiente, energia rinnovabile. E su quelle idee lavorare con pragmatismo, ma con chiarezza.

La sensazione che ho avuto è che il loro slogan fosse azzardato. Meglio Soru. Molto meglio di molti politici di sinistra che non riescono a dire e a fare cose di sinistra.

Piccola nota a margine: Soru appartiene, come Berlusconi, al club dei miliardari (in euro). Eppure  attorno a lui non ho visto guardie del corpo.

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