Sono andato a nanna alle 1.30, stanotte. No, non sono andato a ballare, e nemmeno sono uscito con gli amici. Ho spento il pc alle 1.20.
In questi giorni sto scrivendo una cosa, relativa al card sorting - e per scaramanzia non racconto altro ;) - e ieri ho speso la giornata ad aggiustare alcune cose di Netsorting, ma soprattutto per implementare un calcolo. L'idea mi è venuta rileggendo un classico, un articolo di Rosch e Mervis del 1975. Nell'articolo le autrici descrivono una misura, la cue validity, che corrisponderebbe al concetto di somiglianza di famiglia di Wittgenstein. Quello che ho fatto con Netsorting è stato di adattare l'algoritmo ai dati del card sorting.
Avevo implementato una versione dell'algoritmo nei giorni scorsi, che però era formalmente differente da quella che avevo in mente, e dunque ieri ho modificato la funzione. Ho fatto una serie di prove, ma i risultati non erano quelli che mi aspettavo. Nel frattempo, però, si erano fatte le 11.30, ero stanco e ho ragionevolmente deciso di spegnere il portatile e di andare a letto.
Nei minuti successivi, però, non riuscivo a staccare il pensiero da quei risultati, piuttosto deludenti. Non capivo se la causa fosse un errore di calcolo oppure se l'algoritmo che avevo implementato in realtà non fosse buono come speravo. Insomma, ho riacceso il PC, ho riavviato Netbeans, e ho fatto alcuni controlli. In effetti c'era un piccolo errore nel codice che invalidava tutto il calcolo. Corretto l'errore, tutto funzionava in modo molto più convincente. C'è ancora lavoro da fare, ma sono andato a nanna molto più soddisfatto.
Non mi considero uno stakanovista, anzi! Spesso sono pigro, e altrettanto spesso mi perdo a cazzeggiare. Riesco a lavorare bene solo quando una cosa mi prende, mi appassiona. Ma, quando mi appassiona, posso tirare fino all'una di notte.
Non sempre questo è un bene, nella vita bisogna fare anche cose che non ci appassionano, o cose che ci piacerebbero anche ma che vorremmo fare in altri momenti.
Però le cose che mi vengono meglio sono quelle che realizzo in questo modo. A volte questa modalità ha dei costi, e spesso devo aggiustare questo atteggiamento per non procastinare troppo le cose che, pur importanti, mi sembrano noiose. Ma lottare troppo contro questa natura non ha molto senso, anche perché ha dei vantaggi.
Certe notti sei sveglio. A ballare, a bere con gli amici, a leggere, a [censura] e - perché no? - a lavorare. Certe notti sei sveglio, o non sarai sveglio mai.