Sabato 1 aprile Carlo, principe di Galles, ha visitato la strada delle 52 gallerie e l'Ossario del Pasubio, nel corso della visita Reale in Italia #royalvisititaly on Twitter.
Durante la sua permanenza in Italia, iniziata a Firenze, ha visitato Amatrice, si è incontrato con il Papa, il presidente del consiglio ed il presidente della Repubblica. Nei prossimi giorni è atteso in Austria.
Questa visita cade nei giorni in cui il governo Britannico di Teresa May ha avviato la richiesta del Regno Unito di attivare la procedura per lasciare l'Unione, e non è una coincidenza: la stampa anglosassone ha definito quella di Carlo e Camilla la Brexit tour, e secondo il ministero degli Esteri e del Commonwealth, "la visita Reale gioca un ruolo molto importante nei rapporti diplomatici del Regno Unito": .
Il messaggio diplomatico del Brexit tour è che - nonostante la Brexit, l'Europa - e le buone relazioni diplomatiche - continuano ad avere un ruolo centrale per il Regno Unito. L'Europa è importante anche per chi decide di lasciare l'Unione.
Ma che relazione c'è fra il Pasubio, la Brexit e l'Europa? Perché Carlo ha deciso di prendere un elicottero, lasciare Firenze per atterrare prima a Montecchio Precalcino e poi sul Pasubio?
In questi decenni l'Europa ci ha dato alcune cose importanti: una cittadinanza comune, la libertà di movimento all'interno dell'area Schengen, il mercato comune, l'Euro. Ci ha dato anche delle regole e dei vincoli, ad esempio i Parametri di Maastricht che obbligano gli stati a non eccedere nel disavanzo. Alcune di queste regole e di questi vincoli sono alla base di quei movimenti centrifughi - euroscettici - che vogliono diminuire il ruolo dell'Europa. La Brexit è l'esito più eclatante di queste forze.
Ma ci sono cose che l'Europa (l'idea di Europa, prima ancora delle sue istituzioni comunitarie) ci ha tolto. Sul territorio dell'Europa occidentale non si combattono guerre dal 1945, e soltanto le persone molto anziane ne hanno ricordo. Non è una coincidenza: il manifesto di Ventotene, che gettò le fondamenta del progetto unitario, fu redatto durante la seconda guerra mondiale, e uno dei fini era proprio quello di evitare nuovi conflitti armati.
Oggi diamo la pace per scontata, e dimentichiamo che la guerra è stata una presenza costante dei secoli precedenti. Diamo la pace per scontata, e dimentichiamo il ruolo fondamentale che l'Europa (le sue istituzioni, i suoi trattati, l'Unione, soprattutto l'idea di Europa) ha avuto nel crearla e preservarla.
E allora, io penso, il messaggio del principe Carlo è proprio questo: la Brexit non mette in discussione l'idea di Europa, o quantomeno non i valori fondanti. Brexit o meno, abbiamo bisogno di un'Europa capace di preservare la pace.
Le neuroscienze cognitive ci dicono che le stesse aree del cervello che ci consentono di ricordare il passato ci permettono di immaginare il futuro, o un presente alternativo. Lo stesso vale per la nostra storia comune: per poter immaginare un'Europa pacifica e prospera abbiamo bisogno di ricordare l'Europa prima che l'idea di Ventotene diventasse realtà.
Il Pasubio costituisce un simbolo fisico, tangibile, silenzioso di quel passato. L'Ossario, la strada delle gallerie, il dente Italiano ed il dente Austriaco fanno parte integrante di quella memoria che ci permette di costruire il nostro futuro, e di misurare il nostro presente. Cento anni fa, su questi monti, Italiani, Austriaci, Tedeschi, Inglesi si combattevano all'ultimo sangue. Oggi si incontrano, escursionisti di un turismo responsabile, che coniuga paesaggi mozzafiato, sport, gastronomia e storia.
Abbiamo bisogno di luoghi come il Pasubio, per immaginare il nostro futuro.