Il solstizio d'inverno è il periodo in cui le notti sono più lunghe ed i giorni più brevi. Non è dunque sorprendente che, in questo periodo, da tempo immemorabile numerose culture festeggino la luce, e le luci di natale delle nostre città ne sono solo il segno più recente.
Yule, la festa pagana del solstizio d'inverno, dove si accendeva il ceppo di yule, poi cristianizzato nel ceppo di natale. La Chanukkah ebraica, la festa della luce che si festeggia fra novembre e dicembre, accendendo i lumi della menorah. Santa Lucia si festeggia il 13 dicembre, che nel calendario giuliano corrispondeva, approssimativamente, al solstizio. Oltre che in Italia, viene festeggiata in Scandinavia, ed è rappresentata con una corona di candele sulla testa. La dea Celtica Perchta, la splendente, antenata della moderna befana.
Per questa ragione quest'anno ho scelto l'immagine di una candela, a rappresentare la luce nel periodo più buio, accompagnata dal quinto verso del primo capitolo del Vangelo secondo Giovanni, nella versione di san Girolamo
Lux in tenebris lucet, et tenebrae eam non comprehenderunt
"La luce splende fra le tenebre, e le tenebre non prevarranno" (Giovanni 1,5)
Il mio augurio per quest'anno è che, anche nei momenti bui, la tua luce prevalga sulle tenebre.