La fotografia che ho scelto quest'anno, in occasione degli auguri per il solstizio d'inverno, è stata scattata nel 2010. L'ho scelta perché rappresenta il Baffelan carico di neve.
Il timore è che, negli anni a venire, tutta questa neve, su questi monti, potremo vederla soltanto in fotografia. È notizia di queste settimane che - secondo una ricerca divulgata dal CNR - Tra 25-30 anni il ghiacciaio della Marmolada non ci sarà più.
I cambiamenti climatici
I cambiamenti climatici sono stati il tema del 2019. Non a caso Greta Thunberg è stata nominata TIME's Person of the Year 2019.
L'opinione pubblica appare divisa, ma la letteratura scientifica sull'argomento è piuttosto chiara.
Le evidenze
Il "Fifth Assessment Report of the Intergovernmental Panel on Climate Change" Stocker (2014) sostiene che:
Warming of the climate system is unequivocal, and since the 1950s, many of the observed changes are unprecedented over decades to millennia. The atmosphere and ocean have warmed, the amounts of snow and ice have diminished, sea level has risen, and the concentrations of greenhouse gases have increased
Each of the last three decades has been successively warmer at the Earth’s surface than any preceding decade since 1850 (see Figure SPM.1). In the Northern Hemisphere, 1983–2012 was likely the warmest 30-year period of the last 1400 years (medium confidence)
The atmospheric concentrations of carbon dioxide, methane, and nitrous oxide have increased to levels unprecedented in at least the last 800,000 years.
Il ruolo dell'attività umana
Human influence on the climate system is clear. This is evident from the increasing greenhouse gas concentrations in the atmosphere, positive radiative forcing, observed warming, and understanding of the climate system.
Il consenso scientifico
Il consenso scientifico sull'argomento è decisamente alto: secondo una rassegna di 4000 articoli sul cambiamento climatico Cook et. al. (2013) , 3896 (il 97%) sostiene che sia causato dall'attività umana (anthropogenic global warming), 40 (1%) si dichiarano incerti, e soltanto 78 (meno del 2%) sostengono la tesi contraria. Secondo Ripple et. al. (2017) è fondamentale agire immediatamente ed in maniera decisa.
Cosa possiamo fare
Non sono un esperto di clima, e dunque i miei suggerimenti sono tutt'altro che tecnici:
- essere consapevoli che il problema esiste, e che non va sottovalutato
- fare quello che possiamo affinché il tema rientri nell'agenda politica del nostro paese
- modulare il nostro stile di vita, cercando di minimizzare la nostra impronta ecologica
Il Guardian ci da alcuni buoni consigli: How to reduce your carbon footprint #GlobalWarning | Environment | The Guardian
Consumi e benessere
Recentemente mi sono occupato del tema dell'etica nel design, partendo dal concetto aristotelico di eudaimonia. La psicologia del benessere oggi conferma quello che Aristotele sosteneva qualche tempo fa: il nostro benessere è legato solo marginalmente ai beni materiali. Sono i beni immateriali (relazioni, autonomia, competenza, autostima) e soprattutto ciò che facciamo e come lo facciamo che contribuiscono al nostro benessere. È la qualità delle attività in cui investiamo il nostro tempo a farci stare bene.
Il mio augurio per l'anno che nasce è di investire in quelle cose e in quelle attività che contribuiscono alla tua eudaimonia, evitando tutto ciò che consuma il nostro pianeta e non ci rende affatto felici.