Il gioco delle 20 domande
Cos'è
Il gioco delle venti domande è la trasposizione, nell'ambito dell'elicitazione della conoscenza, dell'omonimo gioco: un giocatore pensa a qualcosa (una cosa, un concetto), e l'altro giocatore deve indovinarla, e per farlo può fare delle domande, alla quale il primo giocatore risponde soltanto con dei sì o dei no.
Nell'elicitazione della conoscenza, è l'esperto che deve indovinare i concetti che il ricercatore gli propone.
- Fase: ricerca
- Piano: struttura
- Domande: come, (perché)
A cosa serve
Le domande che l'esperto fa, nel tentativo di indovinare il concetto, permettono al ricercatore di comprendere le strategie di classificazione, di problem solving e gli attributi che l'esperto considera salienti.
Come fare
L'esperto deve indovinare un concetto dall'intervistatore (o da un altro esperto), facendo delle domande a cui l'intervistatore può rispondere sì o no.
La metodologia assume che, nel formulare le domande, l'esperto rivela gli attributi salienti del dominio.
Una delle difficoltà del metodo è che chi risponde alle domande dell'esperto dev'essere altrettanto esperto. Pertanto, una variante del metodo prevede che a giocare siano, a turno, due esperti, e che il ricercatore prenda nota delle domande e delle risposte, e che possa intervenire per approfondire gli aspetti che ritiene interessanti.
Scenario
Uno scenario tipico vede giocare due medici, e gli argomenti da indovinare sono le malattie.
L'aspettativa è che le domande poste da chi deve indovinare rispecchino la sua tassonomia implicita ed il suo approccio al problem solving nel processo diagnostico.