Free listing
Cos'è
Il free listing è una tecnica che può aiutarci a determinare l'ampiezza del dominio e fornire alcune intuizioni su come il dominio è strutturato. – Sinha (2003).
È una tecnica che deriva dall'antropologia cognitiva, ma viene utilizzata anche nell'ambito dell'architettura dell'informazione.
- Fase: ricerca
- Piano: dominio
- Domande: cosa
A cosa serve
La tecnica del free listing può essere utilizzata per coinvolgere gli utenti nella definizione dei contenuti [ P. M. Coxon (1999)].
Più in particolare può essere usata per due funzioni:
- elencare i contenuti, l'ambito e i confini del dominio semantico;
- identificare il lessico degli utenti.
Come fare
Somministrare un questionario di free listing è semplice: è sufficiente chiedere ai partecipanti di produrre una lista di voci partendo da un dominio o una categoria specifica.
Alcuni esempi:
- Ti preghiamo di elencare fino a dieci animali nella categoria dei mammiferi (o dei pesci, rettili, uccelli).
- Cosa ti aspetti di trovare nel portale dell'Università di Trento? Quali informazioni? Elenca, per favore, i contenuti che vorresti trovare nel portale dell'università.
- In quale località turistica ti piacerebbe andare in vacanza?
- Scrivi le prime 10 parole che ti vengono in mente quando pensi al caffè.
Analizzare i risultati
Se si hanno un numero adeguato di partecipanti attraverso questo metodo si può ottenere una lista degli elementi di un dominio semantico.
La lista rappresenta le aspettative degli utenti e i termini che usano per definire le risorse.
Questi risultati dovrebbero dunque costituire la base non solo per la definizione del dominio informativo, ma anche del sistema di labeling.
Esempio: emozioni
Domanda: elenca fino a 10 emozioni che conosci
- amore: 839
- gioia: 834
- tristezza: 728
- paura: 724
- rabbia: 680
- felicità: 664
- odio: 359
- ansia: 340
- dolore: 316
- allegria: 253
- malinconia: 209
- gelosia: 171
- stupore: 166
- angoscia: 164
- noia: 154
- serenità: 151
- passione: 134
- sorpresa: 134
- pianto: 131
- solitudine: 128
Esempio: destinazioni turistiche
- Parigi [francia]: 83
- Roma (lazio): 52
- Londra [inghilterra]: 40
- Barcellona [spagna]: 37
- Firenze (toscana): 34
- Madrid [spagna]: 30
- Sidney [australia]: 27
- Venezia (veneto): 27
- Amsterdam [olanda]: 21
- New York [stati uniti]: 40
- Mosca [russia]: 19
- Palermo (sicilia): 18
- Napoli (campania): 17
- Lisbona [portogallo]: 15
- Vienna [austria]: 15
- Atene [grecia]: 14
- Berlino [germania]: 14
- Pechino [cina]: 13
- Dublino [irlanda]: 12
- Milano (lombardia): 12
Se si usa, per la somministrazione del questionario, una interfaccia web, si ottiene una lista molto lunga di voci. Sarà pertanto necessario analizzare tale lista, al fine di eliminare le ridondanze e le risposte non pertinenti Conci2006, BussolonConci2006.
Gli elementi ottenuti possono essere ordinati per frequenza e per ordine individuale. Una modalità molto semplice è quella di attribuire dei punti alle voci in base all'ordine con cui sono state elencate; ad esempio 5 punti alla prima voce dell'elenco, 4 alla seconda e così via, fino ad un solo punto per le voci dalla quinta alla decima.
La frequenza e l'ordine individuale tendono a correlare [ Bousfield et. al. (1950)]. Vi è una correlazione anche fra frequenza e valutazione di prototipicità \citep{Bussolon2005Zara.
La classifica così ottenuta può darci un'idea preliminare dell'importanza attribuita agli elementi da parte dei partecipanti. È comunque nostra opinione che sia utile affiancare a questa classifica un questionario per la valutazione esplicita dell'importanza attribuita dagli utenti, in quanto elementi di difficile recupero in fase di free listing possono essere comunque giudicati importanti dagli utenti.
Matrice di similarità
Sinha (2003) suggerisce due modalità di computazione di una matrice di similarità a partire dal free listing:
- Co-occorrenza: si calcola il numero di volte in cui ogni coppia di elementi co-occorrono nella lista di ogni partecipante.
- Average rank distance: più gli elementi sono vicini nel free listing, più si suppone siano percepiti come simili.
Altre analisi qualitative}
Sinha (2003) suggerisce la possibilità di ottenere altre informazioni da un'analisi qualitativa delle singole risposte:
- stimare la familiarità di dominio di ogni partecipante;
- identificare gli outliers: partecipanti che percepiscono il dominio in modi differenti o idiosincratici.
A partire dal free listing è inoltre possibile applicare il laddering \citep{UpchurchRugg2001: ad ogni item prodotto dal primo free listing si chiede di produrre una nuova lista. Infine è possibile confrontare le liste prodotte a partire da due domini informativi diversi, per misurarne le eventuali sovrapposizioni.